
Ascoltare la brezza notturna che porta la pioggia da nord,
restando in attesa che bagni il mio viso;
prima leggere gocce portate dall'aria, poi acqua che bagna come una gigantesca lacrima,
ma che non ferisce.
E sulla pelle scivola via, come rugiada da una foglia o come acqua di torrente sul sasso...
E gli odori del bosco, di funghi, di terra bagnata, mi riportano all'infanzia dorata, con compagni immaginari sempre pronti a darti una mano.
Chiudo gli occhi cercando di frenare una lacrima che, inesorabile, accarezza la mia guancia.
Vita che mi fai sentire viva...
Sei tu la mia compagna del cuore.